CBD è l’acronimo con cui viene identificato il cannabidiolo, uno dei principali componenti estratti dalla pianta di canapa. Usato sin dai tempi antichi come ottimo rimedio curativo, sta diventando sempre più popolare, proprio perché il numero di persone che ne fa uso è in continua crescita. Ma, esattamente, cos’è il CBD? E quali sono i benefici che è in grado di assicurare al nostro organismo?
Obiettivo del nostro articolo è proprio quello di rispondere a queste domande, spiegandoti nel dettaglio in che cosa consiste questa sostanza, come la si assume e i benefici che è in grado di assicurare alla nostra salute. Se, pertanto, sei curioso di conoscere tutti i segreti del CBD e stai magari accarezzando l’idea di sperimentarne gli effetti, allora ti trovi nel posto giusto: prosegui con la lettura per scoprire come fare!
Cos’è e a cosa serve il CBD?
Quando si parla di CBD ci si riferisce ovviamente al mero principio attivo, ossia il cannabidiolo. Allargando il discorso alle sue numerose applicazioni, tuttavia, sarebbe più corretto parlare di prodotti a base di CBD, che sono per l’appunto quelli che si assumono al fine di godere dei numerosi benefici procurati dalla sostanza.
Tutto parte infatti dalla canapa (o cannabis sativa), una pianta erbacea annuale originaria dell’Asia e ormai ampiamente diffusa anche nel nostro paese. La legge italiana ammette la coltivazione di questa specie, purché effettuata in ambito industriale e limitata ai soli esemplari con un basso contenuto di THC (inferiore allo 0,5%). Quest’ultimo, infatti, è anch’esso un componente fondamentale della canapa ma, a differenza del CBD, è considerato illegale.
Ecco perché è importante che la coltivazione delle piante sia il frutto del lavoro di professionisti che, una volta ottenute le infiorescenze, estraggono il CBD attraverso diversi metodi, a seconda della loro esperienza e della strumentazione a disposizione. Il più utilizzato, ad ogni modo, è quello che si serve di CO2 supercritica: un sistema estremamente complesso che permette di ottenere il CBD nella sua forma più pura, vale a dire quella in grado di assicurare i maggiori benefici.
Solo in questo modo, infatti, sarà possibile ottenere prodotti a base di cannabidiolo realmente efficaci, in grado cioè di garantire tutte le proprietà benefiche della sostanza, che non solo agisce come eccellente rimedio per problemi locali quali infiammazioni e dolori (sia acuti che cronici), ma aiuta a contrastare l’invecchiamento della pelle, nonché sintomi sgradevoli come la nausea e il vomito.
Oltre a questo, il CBD risulta efficace anche contro ansia e stress e viene usato per trattare gravi patologie neurologiche e psichiatriche. Grazie alle sue proprietà neuroprotettive, inoltre, è in grado di contrastare l’avanzata delle malattie neurodegenerative.
E se ti stai domandando come sia possibile che una semplice sostanza estratta da una pianta possa risolvere così tanti problemi, la risposta è molto semplice e si riferisce a come agisce chimicamente il CBD all’interno del nostro corpo. Per potertelo spiegare, tuttavia, occorre parlare nuovamente del THC, ossia del tetraidrocannabinolo, illustrandoti la differenza tra questi due principi attivi.
Perché il CBD è diverso dalla marijuana?
Quando assumi prodotti a base di CBD, quest’ultimo si lega direttamente al tuo sistema endocannabinoide, che si trova all’interno del sistema nervoso centrale e periferico. Si tratta di un insieme di endocannabinoidi, neurotrasmettitori e proteine recettoriali naturalmente prodotti dal tuo organismo, al fine di farti stare bene e assicurarti uno stato di salute e benessere.
Nel momento in cui il tuo corpo, per qualsiasi ragione, non riesce più a produrre correttamente tali sostanze, si crea una situazione di malessere, che può essere facilmente risolta con l’assunzione del CBD. Quest’ultimo si lega infatti con i recettori primari (CB1 e CB2), compensando così la mancata produzione in atto e ristabilendo il giusto equilibro. Ed è proprio qui che si riscontra la grande differenza tra CBD e THC che, diversamente dal suo “collega”, pur legandosi anch’esso al sistema endocannabinoide, produce effetti psicoattivi dannosi.
Si tratta di una situazione che i consumatori di marijuana, il principale prodotto a base di THC, conoscono molto bene e sono soliti definire “sballo”. Esso si verifica infatti in seguito a un’abnorme stimolazione della produzione di dopamina, “l’ormone del piacere”. Gli effetti di tale produzione accelerata si traducono in un pericoloso senso di euforia e leggerezza, che sblocca qualsivoglia freno inibitorio con conseguenze spesso nefaste.
Da qui la decisione di dichiarare illegale il THC, tanto che in Italia vengono ammessi soltanto i prodotti che ne contengono meno dello 0,5%: una percentuale infinitesimale e insufficiente a procurare lo sballo. Un forte differenza con la cannabis legale.
Quali sono i benefici del CBD?
I benefici del CBD hanno direttamente a che fare con le proprietà della sostanza, che funziona in qualità di:
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Antidolorifico e analgesico, curando tutte le sintomatologie dolorose, sia croniche che acute;
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Antinfiammatorio, alleviando e contrastando le infiammazioni;
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Anticonvulsivante, calmando le convulsioni;
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Antiossidante, contrastando l’invecchiamento delle cellule;
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Neuroprotettivo, rallentando e contrastando l’avanzata delle patologie neurodegenerative;
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Antiemetico, procurando sollievo da sintomi sgradevoli quali nausea e vomito;
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Ansiolitico, contro ansia e stress;
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Antipsicotico, alleviando e scongiurando i gravi sintomi delle psicosi, come deliri e allucinazioni;
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Immunomodulatorio, rinforzando e proteggendo il sistema immunitario.
Come puoi capire tu stesso, a fronte di tutte queste proprietà benefiche, il CBD rappresenta un rimedio a 360°, in grado di curare numerose patologie più o meno gravi e procurando una piacevole sensazione di benessere all’intero organismo. Chiarito questo, vediamo di scendere più nel dettaglio e andare a scoprire quali sono i disturbi specifici trattati dal cannabidiolo.
Cosa si può curare con il CBD?
Abbiamo già visto che il CBD è una sostanza che possiede numerose proprietà benefiche, in grado di agire efficacemente tanto sul corpo quanto sulla psiche. Ma, nello specifico, quali sono i disturbi che si possono curare assumendo questa sostanza?
Ebbene, in campo psicologico e psichiatrico, il CBD viene spesso usato per alleviare patologie diffuse quali ansia e stress ma, soprattutto, per contrastare i sintomi delle psicosi gravi, come ad esempio la schizofrenia; oltre a questo, in virtù delle sue già citate proprietà neuroprotettive, il CBD riesce a rallentare l’avanzata di patologie neurodegenerative come il Morbo di Parkinson, e a procurare sollievo ai pazienti epilettici affetti da convulsioni.
Il bello di questa sostanza, infatti, è che non deve intendersi come un sostituto delle medicine tradizionali, bensì come un aiuto ulteriore, stante il fatto che molto spesso riesce ad alleviare i sintomi nei pazienti cosiddetti “farmacoresistenti”, laddove le medicine classiche hanno fallito.
Analogamente, il CBD viene usato anche nella cura del cancro. Grazie alle sue proprietà antiemetiche, infatti, questo principio attivo della cannabis è in grado di procurare un grande sollievo durante la chemioterapia ma, soprattutto, riesce a rallentare il proliferare delle cellule tumorali, alleviando contemporaneamente i terribili dolori fisici causati da questa malattia.
In aggiunta alle patologie gravi, il cannabinoide funziona benissimo anche nella cura di quelle più leggere. Sempre a proposito di dolore, per esempio, assunto localmente può risultare molto utile nell’alleviare gli strappi e le contusioni causati dall’attività sportiva. Analogamente, agisce con successo anche sulla pelle, curando acne e infiammazioni.
Infine, il CBD è in grado di procurare sollievo e benessere anche nella sfera sessuale, agendo come lenitivo e contrastando le infiammazioni intime, al fine di restituire il piacere dell’atto e diminuire l’ansia da prestazione.
Quali sono i metodi di assunzione del CBD?
Un altro grande vantaggio del CBD è legato alle sue modalità di assunzione, in quanto è possibile scegliere quella più congeniale a seconda delle proprie preferenze e, soprattutto, del disturbo da curare. Questo discorso vale ovviamente per l’olio di CBD, il formato più classico in cui viene venduta questa sostanza, che può dunque essere assunta per via:
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sublinguale, posizionando alcune gocce sotto la lingua e trattenendole per circa 30 – 60 secondi prima di deglutirle. Si tratta di un metodo estremamente efficace nel caso in cui vi siano delle patologie già in atto;
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topica, applicando direttamente l’olio sull’area del corpo dolorante o infiammata;
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gastrica, mischiando l’olio di CBD ai cibi e alle bevande che ingeriamo: un sistema consigliato soprattutto per agire a livello preventivo.
E se ti stai domandando come calcolare il dosaggio corretto da assumere, sappi che non esiste una risposta definitiva. Oltre a chiedere consiglio al tuo medico curante (un’opzione sempre consigliata!), puoi cominciare con poche gocce, aumentandole piano piano fino a ottenere i benefici desiderati. Un risultato, quest’ultimo, che puoi conseguire solo a patto di utilizzare un prodotto serio e acquistato da rivenditori professionisti.
Il CBD è un prodotto sicuro?
Diversamente dal THC, il CBD non procura lo sballo, non è tossico e non induce dipendenza. Ciò nonostante, come qualsiasi altra sostanza esterna introdotta nel nostro corpo, può causare dei lievi effetti collaterali, che variano da persona a persona e si traducono generalmente in sensazioni di vertigini, secchezza delle fauci, sonnolenza e cambiamenti dell’umore.
Per poter eliminare alla radice il rischio di queste controindicazioni, ad ogni modo, la soluzione migliore è quella di acquistare prodotti a base di CBD da rivenditori seri e professionali, in grado di garantirti un preparato il più puro possibile, estratto e coltivato con i migliori metodi e, soprattutto, sottoposto a rigorosi test di laboratorio.
Quest’ultimo punto è assolutamente fondamentale. I test in questione dovrebbero infatti essere effettuati da laboratori esterni all’azienda produttrice, che non possano quindi trarre alcun vantaggio dai risultati, i quali saranno dunque obiettivi e veritieri.
Se vuoi essere assolutamente certo della qualità del CBD che stai acquistando, pertanto, esigi sempre di visionare i certificati delle analisi. Solo in questo modo, infatti, potrai avere la reale certezza di non aver buttato inutilmente i tuoi soldi e di aver acquistato prodotti in grado di procurarti il massimo dei benefici.
Autore di Cannabis Plus, appassionato di ambiente, natura, piante e di tutto ciò che in genere richiede un “pollice verde”.