Iperemesi gravidica: Usare la marijuana medica tra le donne incinte continua a essere un problema scottante, ma ha aiutato innumerevoli donne ad affrontare la nausea mattutina.
La legalizzazione della marijuana in molte parti del mondo continua a cambiare le percezioni della società sulla cannabis. Ogni giorno, sempre più persone accettano le prove scientifiche presentate sul consumare marijuana.
Le persone stanno accettando che l’uso della marijuana non è solo per divertire, ma in realtà è una medicina reale ed efficace. La nausea di mattina è molto comune nelle donne in gravidanza. Ma a volte può diventare così grave che non si tratta più di sentirsi nauseati al mattino perché può danneggiare la salute della madre e del suo bambino che ancora non è nato.
Iperemesi gravidica e la marijuana
Capita che a donne incinte venga diagnosticata una iperemesi gravidica. Si tratta di una forma piuttosto grave di nausea che fa perdere peso e può portare ad altri problemi di salute inclusa la disidratazione. A volte, può essere piuttosto grave e portare al ricovero in ospedale. Se una donna ha una grave forma di nausea, gli impedirà di mandare giù liquidi e cibo.
Sia lei che il suo bambino non riceveranno i nutrienti vitali che potrebbe portare a problemi di salute e basso peso del bambino alla nascita. Le madri con iperemesi gravidica sono anche a rischio di sviluppare problemi al fegato e alla tiroide. La minaccia di sanzioni legali per le donne che ammettono di usare la marijuana durante la gravidanza è un fattore molto importante.
La legge impedisce una ricerca e un’indagine onesta su questo argomento che continua a rimanere un tabù. La marijuana medica viene spesso utilizzata per il trattamento di un certo numero di malattie acute e croniche. Tuttavia, rimane la domanda sull’utilizzo della marijuana da parte delle donne incinte soprattutto quando si tratta di curare le nausee mattutine.
Substrato per la coltivazione della Marjiuana
Giustamente, su questo punto mancano ancora moltissime informazioni. Gran parte dei dati a cui oggi accediamo affermano che l’uso di marijuana durante la gravidanza può comportare gravi danni sia per la madre che per il bambino. Aumenta il rischio di mortalità fetale e persino di morte fetale. La cannabis e i suoi effetti vengono trasmessi al nascituro durante la gravidanza attraverso la placenta.
Questa trasmissione avviene proprio come qualsiasi altra cosa che una madre prende e sarà anche consumata dal nascituro.
Studi condotti sui bambini delle donne incinte
Uno studio americano condotto per valutare l’impatto delle donne che allattano i loro figli ha studiato trenta mamme che fumavano marijuana e le ha confrontate con altre trenta madri che non la fumavano. I ricercatori hanno utilizzato diverse scale standard per confrontare i risultati dello studio. Hanno scoperto che i bambini appena nati non mostravano differenze dopo la nascita.
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Tuttavia, a circa un mese di età, i bambini delle madri che fumavano erba erano più efficaci di quelli le cui madri si erano astenute confrontando i riflessi e la stabilità dei bambini. I ricercatori hanno anche utilizzato vari criteri per misurare gli sviluppi dei bambini all’età di quattro anni, come la percettibilità, l’abilità verbale e la memoria.
Questo studio si è concentrato anche su bambini dell’età di cinque anni e hanno aggiunto altri criteri e non ha riscontrato differenze significative. I ricercatori però, hanno trovato alcune differenze nei bambini, che fino ad oggi rimangono inspiegabili. I bambini dei fumatori cronici, cioè le madri che hanno fumato marijuana giornalmente, hanno socializzato meglio e più rapidamente.
Un’altro studio in Nuova Zelanda
Un altro studio in Nuova Zelanda ha dimostrato che i figli di madri che hanno fumato marijuana durante la gravidanza hanno ottenuto risultati migliori in termini di capacità cognitive e sviluppo cerebrale. Questo studio, ha persino dimostrato che maggiori quantità di cannabis fumata da una madre in attesa, migliora i risultati dei loro bambini.
Tuttavia, si continua a non consigliare alle donne in gravidanza di utilizzare la marijuana. Alcuni bambini soffrono di sviluppo del cervello da madri che hanno usato marijuana durante la gravidanza.
La Cannabis per curare la nausea mattutina
Un’altro studio condotto su ottanquattro donne incinte che usano marijuana e che si sono rivolti all’erba per affrontare la nausea mattutina e l’iperemesi gravidica ha rilevato che il novanta per cento di queste donne considera la cannabis come efficace o estremamente efficace come trattamento. Queste donne hanno anche suggerito che l’uso della cannabis per curare la nausea meritava un’indagine adeguata.
Altre madri in tutto il mondo si stanno orientando sulla cannabis per curare la nausea mattutina perché è un’alternativa più sicura agli antidolorifici oppiacei che creano dipendenza. Gli studi hanno dimostrato che l’assunzione di farmaci durante la gravidanza può avere gravi effetti collaterali sul bambino, in particolare durante il secondo e il terzo trimestre.
I neonati sono più suscettibili allo sviluppo di difetti alla nascita dal tubo neurale se le loro madri assumono farmaci da prescrizione e oppioidi durante i primi due mesi di gravidanza. La Giamaica non è l’unico paese che ha una lunga tradizione di madri che usano la cannabis mentre sono in gravidanza.
Le donne egiziane del diciannovesimo secolo erano note per utilizzare la cannabis per aiutarle con il sollievo dal dolore durante il parto. Uno studio documenta l’uso storico della cannabis in ostetricia e in ginecologia. In Sud Africa, gli erboristi usano la cannabis per alleviare il dolore del parto.
Lo studio ha anche rivelato che gli africani moderni continuano a impiegare l’uso della cannabis fino ai giorni nostri per lo stesso motivo. Con altri studi e informazioni adeguate, il futuro può essere molto più brillante per le donne incinte.
Conclusioni sulla Iperemesi gravidica trattata con la Cannabis
In questo articolo abbiamo affrontato l’argomento Iperemesi gravidica che può essere trattata con la Cannabis. Naturalmente, in questo articolo non vogliamo assolutamente consigliarla, ci siamo semplicemente limitati a riportare solo alcune informazioni. Gli studi sull’assunzione di cannabis da parte di donne incinte sono ancora in corso, soprattutto all’estero.
Si ribadisce che l’assunzione di cannabis da parte di donne incinte può essere rischioso sia per la madre che per il nascituro. Come per molti altri articoli e recensioni di questo sito, si consiglia sempre di consultare il proprio medico di famiglia per qualsiasi domanda o informazione.
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Autore di Cannabis Plus, appassionato di ambiente, natura, piante e di tutto ciò che in genere richiede un “pollice verde”.